Il cosiddetto asse franco-tedesco è stato, e in larga misura lo è tuttora, il motore dell’Europa post-bellica. Le guerre europee tra Ottocento e Novecento sono state soprattutto guerre tra Francia e Germania, e la riconciliazione tra le due sponde del fiume Reno ha costituito il fondamento delle nuove istituzioni comunitarie dell’Europa libera e democratica.
Come da tradizione, allorché in uno dei due Paesi avviene un cambiamento nel Governo nazionale, uno dei primi atti di politica estera compiuti consiste nella visita e nell’incontro tra le due parti. Così il nuovo
Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha incontrato il 7 maggio 2025 il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, ed è stata rilasciata una Dichiarazione congiunta di cui riportiamo il testo integrale.
Dichiarazione congiunta del Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron e del nuovo Cancelliere tedesco Friederich Merz nel loro primo incontro ufficiale
Parigi, 7 maggio 2025
In un contesto segnato dalla guerra nel nostro continente, da una feroce concorrenza globale, dall’accelerazione dei cambiamenti climatici e tecnologici e dalla minaccia di guerre commerciali a livello mondiale, abbiamo concordato una vasta agenda intesa a ridefinire le nostre relazioni e a rafforzare l’Europa. Vogliamo una partnership più strategica, più operativa, in grado di conseguire risultati concreti per i nostri cittadini e per l’Unione. Daremo pieno slancio al consueto asse franco-tedesco e al coordinamento bilaterale a favore di un’Europa più sovrana, focalizzandoci sulla sicurezza, sulla competitività e sulla convergenza.
La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha infranto l’illusione di una garanzia di pace e sicurezza in Europa. Abbiamo già assunto maggiori responsabilità per la nostra sicurezza e ne assumeremo altre. Intensificheremo ulteriormente le nostre capacità di difesa, in un’ottica altresì di rafforzamento del pilastro europeo della Nato.
Aumenteremo la spesa in materia di sicurezza e di difesa, sosterremo la base industriale e tecnologica europea della difesa e promuoveremo una preferenza europea dinamica, fondandoci sulle proposte della Commissione relative agli strumenti di investimento pubblici e privati. Dobbiamo conseguire risultati concreti nella riduzione delle dipendenze strategiche e del numero di sistemi di difesa in Europa, sviluppando standardizzazione e interoperabilità per un mercato che funzioni in modo efficiente e una logica che privilegi i migliori del settore, proseguendo i lavori sulle opzioni di finanziamento pertinenti.
Dobbiamo rafforzare la produzione congiunta e le procedure comuni di approvvigionamento e acquisizione nei settori di capacità prioritari come concordato a livello dell’Ue.
Organizzeremo riunioni regolari del Consiglio franco-tedesco su temi strategici, della difesa e della sicurezza nazionale, al fine di coordinare il nostro sostegno all’Ucraina, la nostra pianificazione e produzione in materia di difesa, i nostri obiettivi strategici di difesa, nonché le nostre prossime revisioni delle politiche di sicurezza nazionale. Daremo nuovo slancio ai progetti di cooperazione bilaterale nel settore della difesa per far fronte alle esigenze attuali e future, sviluppando inoltre un programma congiunto di innovazione nel settore della difesa.
Siamo uniti e fermamente impegnati a favore di un’Ucraina sovrana e indipendente. Non accetteremo mai una pace imposta e continueremo a sostenere la difesa dell’Ucraina contro l’aggressione russa.
Coopereremo con gli Stati Uniti, l’Ucraina e i partner europei per giungere a un cessate il fuoco totale e duraturo. Una volta raggiunto tale obiettivo, siamo pronti a contribuire a una pace giusta e sostenibile, con il sostegno degli Stati Uniti in materia di sicurezza e solide garanzie di sicurezza, in particolare attraverso un esercito ucraino forte, al fine di scoraggiare qualsiasi futura aggressione russa. Coordineremo inoltre il nostro approccio nei confronti della Russia e della minaccia sistemica che essa rappresenta per la sicurezza europea.
La prosperità è una condizione imprescindibile per la nostra sovranità. Accelereremo e realizzeremo l’agenda dell’UE per la competitività.
Al fine di ridurre i costi energetici e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, daremo avvio a una riformulazione franco-tedesca delle politiche energetiche, basata sulla neutralità climatica, la competitività e la sovranità. Tale impegno comporta l’attuazione del principio della neutralità tecnologica: garantire la non discriminazione a livello dell’UE di tutte le fonti energetiche a basse emissioni di carbonio; attuare un approccio pragmatico all’idrogeno a basse emissioni di carbonio; riconoscere che il gas naturale può costituire una tecnologia di transizione per gli Stati membri dell’UE che ne hanno bisogno; e concentrarsi sulle emissioni di carbonio nei nostri obiettivi energetici. Partendo da una visione globale dei nostri mercati energetici, ci impegniamo a pianificare investimenti efficienti nelle reti principali, comprese le infrastrutture transfrontaliere. Conveniamo inoltre che ogni nuovo obiettivo climatico richiederà strategie credibili, al fine di garantire la competitività dell’UE ed evitare la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio.
È altresì urgente alleggerire gli oneri amministrativi in seno all’UE, che soffocano la crescita, esaminando tutta la normativa dell’UE ed eliminando ciò che costituisce un peso eccessivo, senza tuttavia rinunciare alle nostre ambizioni. Sosteniamo le proposte della Commissione e la necessità di attuare rapidamente la semplificazione, in particolare per quanto riguarda la Csrd e la Csddd. Invitiamo a procedere verso un’ulteriore semplificazione della normativa dell’Ue.
Accelereremo inoltre gli investimenti, la ricerca, l’innovazione, le partnership e gli effetti di scala nei settori strategici in cui l’UE deve mantenere un vantaggio competitivo, quali l’intelligenza artificiale, l’informatica quantistica, l’energia e le tecnologie pulite, le biotecnologie, lo spazio, i semiconduttori e la difesa.
Esamineremo la preferenza europea negli appalti pubblici, in particolare per i prodotti a basse emissioni di carbonio. Ci impegneremo inoltre a sviluppare norme europee in materia di concorrenza che favoriscano la creazione di campioni europei a livello mondiale in settori strategici.
Sono necessari investimenti pubblici e privati, in particolare nelle infrastrutture. Condividiamo l’urgenza e la priorità di realizzare una vera unione dei mercati dei capitali per convogliare i nostri risparmi verso le imprese europee, a sostegno delle transizioni verde e digitale e della difesa, con migliori condizioni di parità nei confronti dei nostri concorrenti, un mercato della cartolarizzazione dell’Ue rinnovato e un prodotto di risparmio europeo. Lavoreremo a un quadro finanziario pluriennale dell’Ue modernizzato, affrontando le sfide che ci attendono e progredendo sul fronte delle nuove risorse proprie.
In un contesto di concorrenza globale sempre più agguerrita, conveniamo sulla necessità di promuovere una nuova agenda commerciale sostenibile dell’Ue, al fine di diversificare e ridurre i rischi nelle nostre partnership e nelle nostre catene del valore, promuovendo la competitività dell’Ue e assicurando adeguate misure di tutela per l’agricoltura e i settori strategici, in linea con il nostro costante impegno a favore di un commercio aperto, equo e regolamentato. Questo non deve essere scambiato per ingenuità. Relazioni economiche reciprocamente vantaggiose richiedono condizioni di parità effettive.
Esploreremo modalità per creare un’agenda commerciale e di investimento reciprocamente vantaggiosa con gli Stati Uniti. Al contempo, non vi deve essere alcun dubbio sulla nostra determinazione a tutelare pienamente gli interessi dell’Ue e a garantire risposte decise ad azioni avverse che la colpiscano.
Sosteniamo la Commissione nell’utilizzo tempestivo e determinato degli strumenti a sua disposizione, ove necessario, per tutelare gli interessi europei. Promuoveremo inoltre una politica europea efficace in materia di sicurezza economica. Per quanto riguarda la Cina, coordineremo le nostre valutazioni strategiche in ambito di sicurezza e adotteremo un approccio comune, in particolare in materia di sicurezza commerciale ed economica, proseguendo al contempo l’impegno su temi quali la stabilità globale, i cambiamenti climatici e altre aree di interesse comune.
Intendiamo inoltre cogliere l’occasione per coordinare le nostre agende nazionali di riforma economica e sociale, in particolare in ambito di politiche del lavoro e fiscali. Istituiremo una piattaforma di dialogo tra le parti sociali francesi e tedesche e tra esperti economici.
La nostra leadership è necessaria anche in materia di migrazione. Garantiremo un’attuazione completa, rapida e uniforme del Patto europeo sull’asilo e la migrazione in Francia e in Germania e daremo attuazione al regolamento dell’Ue sui rimpatri. Il nostro obiettivo è garantire una governance più strategica dello spazio Schengen e uno stretto coordinamento dei controlli alle frontiere interne, al fine di assicurarne il funzionamento efficiente e regolare.
Infine, occorrono riforme per un’Europa stabile. A livello interno, per promuovere la democrazia, lo Stato di diritto e la capacità di azione dell’Ue. A livello esterno, per preparare l’allargamento e affrontare le sfide geopolitiche, anche attraverso la Comunità politica europea.
Settantacinque anni dopo la dichiarazione di Robert Schuman del 9 maggio 1950, siamo orgogliosi dei traguardi raggiunti dagli europei. Ogni giorno, Francia e Germania si impegneranno congiuntamente per conseguire queste “realizzazioni concrete che creano anzitutto una solidarietà di fatto”, per un’Unione europea più sovrana che promuova i propri interessi.