Oggi è stata annunciata la vincitrice del Premio Strega Saggistica Internazionale: si tratta di Anne Applebaum con il suo libro Autocrazie, uscito nel 2024.
Anne Applebaum è una apprezzata e valente giornalista statunitense, naturalizzata polacca (è la moglie di Radostaw Sikorski, attuale Ministro degli esteri della Polonia), già Premio Pulitzer per la saggistica nel 2004 per un libro sui gulag russi (Gulag. Storia dei campi di concentramento sovietici).
Il suo percorso di ricerca l’ha portata a indagare il totalitarismo comunista degli Stati europei occupati dall’Armata Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale (La cortina di ferro. La disfatta dell’Europa dell’Est). Magistrale è stata la pubblicazione (La grande carestia. La guerra di Stalin all’Ucraina) sulla tragedia del cosiddetto Holodomor, la terribile carestia che grazie al clima e alla crudele politica agricola imposta dai russi mieté negli anni Trenta un impressionante numero di ucraini letteralmente morti di fame. E altrettanto significativo sui destini della democrazia liberale è stato il libro Il tramonto della democrazia. Il fallimento della politica e il fascino dell’autoritarismo, in cui mette in evidenza come demagogia e menzogne nutrono i moderni regimi autoritari.
Il libro con cui ha vinto il Premio Strega approfondisce ulteriormente come oggi le autocrazie siano governate “da raffinate reti che poggiano su strutture finanziarie cleptocratiche, su un complesso di servizi di sicurezza – militari, paramilitari e polizia – e su esperti di tecnologia che forniscono sorveglianza, propaganda e disinformazione”.
Anne Applebaum non appartiene a quell’establishment euro-americano che per quieto vivere preferisce arrendersi all’attuale sciovinismo russo, e per rabbia sociale rincorre le giravolte dell’attuale amministrazione americana.
Lei ha scritto parole ispirate sulla democrazia liberale e sui suoi nemici interni ed esterni. “Prendi sul serio la democrazia. Insegnala, discutila, migliorala, difendila” scrisse sulla rivista The Atlantic un mese dopo la brutale aggressione russa all’Ucraina. “La Russia svolge un ruolo di primo piano nella rete autocratica, sia perché ha inventato il moderno matrimonio tra cleptocrazia e dittatura, sia perché è il paese che oggi cerca con la massima aggressività di rovesciare lo status quo” scrive ora su Autocrazie.
Un Premio Strega più che meritato per una giornalista coraggiosa. Coraggiosa, perché potrebbe diventare difficile anche in Occidente descrivere la realtà senza manipolazioni e deformazioni.