I Paesi europei hanno colmato in modo significativo il divario rispetto al conseguimento degli obiettivi energetici e climatici per il 2030. È quanto emerge dalla valutazione della Commissione europea dei piani nazionali per l’energia e il clima diffusa nei giorni scorsi.

Gli Stati membri dell’UE hanno notevolmente migliorato i loro piani a seguito delle raccomandazioni della Commissione del dicembre 2023. Di conseguenza, l’Europa si sta avvicinando a una riduzione del 55 % delle emissioni di gas a effetto serra, come previsto dalla normativa UE sul clima, e sta raggiungendo una quota di almeno il 42,5 % di energia rinnovabile. 

“L’Europa sta dimostrando di conseguire obiettivi affidabili e prevedibili basati su dati scientifici e una regolamentazione adeguata. I piani nazionali aggiornati per l’energia e il clima mostrano che l’agenda green non è solo un mero obiettivo, ma una strategia per modernizzare le nostre economie e scommettere sull’innovazione industriale e su maggiori opportunità – Ha spiegato Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva -. Il compito ora è approfondire le nostre capacità e promuovere l’azione senza ritardi. La competitività, la sicurezza, la creazione di ricchezza e l’inclusività dipendono dalla nostra capacità di portare avanti un piano d’azione politico coerente e globale”.

Iniziative strategiche come il patto per l’industria pulita e il piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili integreranno i PNEC nel mobilitare investimenti nella decarbonizzazione industriale e nelle tecnologie pulite, sfruttando al meglio il potenziale europeo in materia di energie rinnovabili e le soluzioni efficienti sotto il profilo energetico, contribuendo a ottenere prezzi dell’energia più bassi e più stabili nel tempo.

Gli Stati membri stanno dimostrando la volontà politica di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati, migliorare la resilienza e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e delle infrastrutture, accelerare l’integrazione del mercato interno dell’energia e sostenere coloro che ne hanno più bisogno con investimenti e sviluppo delle competenze.

Ora, la nuova fase si concentrerà sulla trasformazione dei piani in azioni per garantire stabilità e prevedibilità. Ciò implica dirigere i fondi pubblici per sostenere efficacemente gli investimenti trasformativi, incoraggiare gli investimenti privati e coordinare gli sforzi a livello sia regionale che europeo. La Commissione continuerà pertanto a sostenere gli sforzi degli Stati membri nell’attuazione e nell’affrontare le lacune rimanenti.