L’accordo politico provvisorio raggiunto da Consiglio e Parlamento europeo mira a conseguire un allineamento più accurato del mandato dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima. L’Agenzia svolge importanti compiti per quanto riguarda il contrasto e la gestione degli episodi di inquinamento in mare o l’inverdimento e la digitalizzazione del settore marittimo. L’accordo provvisorio prevede inoltre la possibilità di aggiornare i compiti dell’EMSA tenendo conto di eventuali sfide future o dell’evoluzione delle questioni di sicurezza in mare, quali la Cybersecurity e le minacce ibride.
Da oltre 23 anni l’Agenzia europea per la sicurezza marittima si è dimostrata un sostegno essenziale agli Stati membri per garantire la sicurezza nelle acque europee – ha spiegato Dariusz Klimczak, ministro delle Infrastrutture della Polonia. La revisione del mandato dell’Agenzia permetterà di rispecchiare meglio il ruolo attuale e futuro dell’EMSA e la renderà adeguata alle esigenze future. Con questo accordo concludiamo i lavori legislativi relativi al pacchetto sulla sicurezza marittima”.
Nel concreto, il nuovo regolamento fornirà una base giuridica più adeguata affinché l’European Maritime Safety Agency – EMSA possa svolgere compiti nei settori della sicurezza marittima, della prevenzione e dell’intervento contro l’inquinamento, della decarbonizzazione, della sorveglianza e della conoscenza della situazione marittima. Inoltre, l’Agenzia fornirà assistenza tecnica, operativa e scientifica agli Stati membri e alla Commissione.
Il regolamento offre all’EMSA la possibilità di assumere compiti aggiuntivi, su richiesta degli Stati membri e della Commissione, al fine di tenere il passo con i futuri sviluppi nel settore marittimo, rendendo così l’Agenzia più adeguata alle esigenze future. Infine, la revisione mira a garantire che l’Agenzia disponga di risorse umane e finanziarie adeguate per svolgere tali compiti.
L’accordo provvisorio dovrà ora essere approvato dai rappresentanti degli Stati membri in sede di Consiglio e dal Parlamento europeo, per poi essere adottato formalmente dalle due istituzioni dopo la messa a punto da parte dei giuristi-linguisti.