Il Paris Saint-Germain (PSG) ha vinto, finalmente secondo alcuni, la Champions League, il massimo torneo calcistico per club in Europa. Lo ha fatto strapazzando l’Inter, con un risultato (5-0) che rappresenta, purtroppo per gli italiani, il record come dimensione dello scarto tra vincente e perdente nella finale del torneo europeo.

Era dal 1993, quando l’Olympique de Marseille del miliardario Bernard Tapie batté in finale un’altra squadra italiana, quella volta il Milan, che un club francese non conquistava la Champions. E soprattutto, dopo aver vinto 13 volte il campionato francese, il PSG era riuscito a raggiungere la finale europea solo una volta (2020), perdendola contro il Bayern Monaco.

La partita contro l’Inter non ha avuto storia, il dominio francese è stato netto per tutta la durata dell’incontro. La partita ha messo in risalto il talento del giovane Désiré Doué, autore di due gol e di un assist, un giocatore di cui sentiremo sicuramente parlare anche nel futuro.

La diplomazia finanziaria e sportiva del Qatar, che con i suoi pluriennali e sostanziosi investimenti ha reso il PSG la squadra dominante in Francia, ha raccolto finalmente anche il massimo trofeo calcistico europeo.

Tre giorni prima si era celebrata la finale della UEFA Conference League di calcio a Breslavia, dove gli inglesi del Chelsea hanno conquistato la vittoria. Il Chelsea non è tradizionalmente un club avvezzo alla Conference League: a parte lo scorso anno, i suoi piazzamenti nel campionato inglese lo portano nelle due competizioni più ambite a livello europeo (la Champions League e l’Europa League). La caratura della squadra si è vista tutta nella finale: per 65 minuti gli spagnoli del Betis Siviglia hanno sognato la vittoria, dopo essere riusciti a segnare una rete nei primi minuti di gioco, poi in 26 minuti gli inglesi hanno realizzato quattro gol, e la coppa si è diretta verso Londra.