Il film diretto dallo statunitense Steven Zaillian (titolo originale: All the King’s Men) uscì nel 2006. Il romanzo intitolato nello stesso modo, a cui si ispira il protagonista principale della pellicola, uscì quaranta anni prima, nel 1946, e l’anno successivo il suo autore Robert Penn Warren vinse il Premio Pulitzer.
Sia il romanzo che il film si ispirano al medesimo personaggio, il politico americano Huey Pierce Jr. Long, istrionico protagonista della vita politica dello Stato della Louisiana nel periodo della grande depressione degli anni Trenta. E grande è l’interpretazione offerta dall’attore Sean Penn nei panni di Willie Stark (questo è il nome dato nel film al vero Huey Long).
Stark è un classico politico populista, espressione della povertà americana, ostile allo sfruttamento del lavoro e dei lavoratori, diffidente delle classi al potere, di qualunque potere si parli: politico, giudiziario, economico, finanziario. Sono i “cafoni” il suo punto di riferimento, e di loro vuole essere il rappresentante e il vendicatore delle ingiustizie subite.
A differenza degli sterili e narcisisti populisti di oggi, il populista Long le opere pubbliche le fece davvero. Si mise in testa addirittura di sfidare la grande politica di Washington, tentando la scalata presidenziale. Una revolverata fermò tutto, sia la sua candidatura che il suo cuore.