Stockshot of EP Buildings in Luxembourg

Qualcosa non torna nei giudizi usualmente considerati scontati sulle istituzioni europee. Spesso si leggono e si ascoltano messaggi di sfiducia, di disgregazione, di ostilità, financo di scherno verso le istituzioni comunitarie. I risultati elettorali in molti Paesi europei sono stati interpretati alla luce esclusiva della sfiducia verso Bruxelles, ritenuta responsabile di tutto quanto non va a livello nazionale. Poi il 28 maggio viene pubblicato l’ultimo sondaggio di Eurobarometer, lo strumento che dal 1974 monitora la pubblica opinione europea, e i risultati indicano una dinamica diversa.

L’esito del sondaggio (Standard Eurobarometer 103 relativo alla primavera 2025) suggerisce un’inversione di tendenza in corso: il livello di fiducia verso l’UE tra i cittadini europei è il più alto mai registrato negli ultimi 18 anni, e l’euro raccoglie il sostegno più alto di sempre.

Qualche dato esplicativo. Il 52% dei cittadini nutre fiducia nelle istituzioni di Bruxelles, percentuale che sale al 59% nella fascia d’età dei giovani (15-24 anni). Sono dati che potrebbero sembrare esigui, ma una comparazione aiuta a comprendere appieno il loro significato politico: gli europei che hanno fiducia nel proprio governo nazionale (36%) sono meno degli europei che hanno fiducia nell’UE (52%).

Il sostegno all’euro è al massimo storico: 74% nell’UE e 83% nell’area euro (con buona pace di coloro che hanno sostenuto da anni che l’uscita dall’euro sarebbe vantaggiosa).

L’appoggio ad una politica di difesa e sicurezza comune tra gli Stati membri raccoglie l’81% dei consensi (il risultato più alto da 21 anni a questa parte). Nel quadro delle priorità del bilancio UE, i primi tre capitoli indicati sono “difesa e sicurezza” (43%), “occupazione, affari sociali e sanità pubblica” (42%), “istruzione, formazione, gioventù, cultura e media” (34%). La principale misura che, secondo i cittadini europei, l’UE dovrebbe prendere nel medio termine riguarda ancora una volta la difesa e la sicurezza (39%), più delle misure economiche (29%) e migratorie (24%).

Il sondaggio mostra una popolazione europea molto consapevole della situazione interna e internazionale, a volte anche più coscienziosa rispetto ad una parte della classe dirigente che dovrebbe rappresentarla.

Sull’Ucraina il giudizio dei cittadini europei è molto chiaro. Il 77% ritiene che l’aggressione russa all’Ucraina rappresenti una minaccia per la sicurezza di tutti i Paesi dell’Unione, e su 15 voci diverse la tematica ritenuta più importante è proprio l’invasione di Mosca. Il 59% degli intervistati continua a concordare con il finanziamento UE dell’acquisto e fornitura di equipaggiamento militare all’Ucraina, una percentuale che sale al 72% per quanto riguarda il sostegno alle sanzioni economiche contro la Russia, e al 76% per il supporto economico e umanitario a Kiev.

Le democrazie liberali vivono grazie al consenso popolare alle politiche governative. Il sondaggio Eurobarometer conforta la speranza per un rilancio dell’azione delle istituzioni comunitarie all’altezza delle difficoltà della nostra epoca.

Il marconista di bordo