L’editore milanese La vita felice ha riproposto nel 2023 due lettere scritte dal grande scrittore irlandese James Joyce al piccolo nipote Stephen, raccogliendole in un volumetto elegante e gustoso.
Entrambe le lettere sono molto brevi, ciascuna di esse racconta una sorta di fiaba adatta a suscitare la fantasia di un bambino, e in tutte e due il vero protagonista è un gatto, come del resto si capisce benissimo dai titoli del volumetto. James Joyce le ha scritte nel 1936 a distanza di tre settimane l’una dall’altra, la prima il 10 agosto e la seconda il 5 settembre.
Nella prima, oltre al gatto e al diavolo, c’è un terzo protagonista: il sindaco di Beaugency, una cittadina sulla riva della Loira. E la scrittura di Joyce è ironica e divertente, tra il diavolo “che legge sempre i giornali” e che quindi è sempre informato su tutto, e il gatto che guarda il sindaco (“perché a Beaugency anche a un gatto è permesso di guardare in faccia il sindaco”) finché non si stufa (“perché anche un gatto si stanca di guardare un signor sindaco”).
Nella seconda, l’autorità costituita presente non è il sindaco, bensì l’intera categoria dei poliziotti. “Non ti posso mandare un gatto di Copenaghen” scrive Joyce al nipotino “perché non ci sono gatti a Copenaghen. Di pesci e biciclette ce ne sono in quantità, ma non c’è nessun gatto. E nemmeno ci sono poliziotti. Tutti i poliziotti danesi trascorrono la giornata a casa nei loro letti”.
Un elenco di curiose illustrazioni chiude il simpatico volumetto, comprese alcune cartoline.